Home » novità tech » Blockchain nel Food

Immaginante un mondo in cui sarà possibile conoscere tutto sulla tracciabilità alimentare, da ciò che si ha nel piatto al bicchiere. Tutto alla portata di un click. Non è più immaginazione, ma realtà. Tutto questo è possibile grazie alla blockchain nel food. Un registro pubblico di archivi condivisi e protetti da una chiave di accesso. La blockchain permette di tracciare il prodotto in tempo reale. Inoltre, ci garantisce la sicurezza alimentare, eliminando i tentativi di frode. Infine, ha un impatto positivo sui costi, eliminando il ruolo degli intermediari. Alcune aziende come Walmart, Nestlé e Unilever stanno già implementando tale modello per ottenere informazioni trasparenti lungo tutta la filiera del food. Benvenuti su giipsy blog, l’informazione creativa in un click.

Blockchain: alcuni dati

blockchain food
experienceretail

Nel 2020, la spesa mondiale per soluzioni blockchain ammonta a 4,1 miliardi di dollari. L’incremento è di oltre il 50% rispetto al 2019 (Research and Markets, 2019). In UE, fino ad aprile 2019, sono state lanciate oltre 400 start-up focalizzate sullo sviluppo di applicazioni blockchain (European Commission, 2019). L’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano ha stimato in Italia un mercato dal valore di oltre 30 milioni di euro, nel 2019, con prospettive di rapida crescita. Negli ultimi anni, nel settore agroalimentare è in atto un profondo processo di trasformazione, determinato dalla crescita della domanda, dall’incremento dei controlli e dai cambiamenti climatici che compromettono l’offerta dei prodotti. Inoltre, la legislazione sempre più stringente e la rivoluzione digitale, porta alla nascita di una “Agricoltura 4.0” (Bonneau and Copigneaux, 2017).

Blockchain nel food

Abbiamo visto come funziona la blcokchain nel precedente articolo sui Bitcoin. Qui vedremo il settore su cui maggiormente si sviluppa questa tecnologia, ovvero l’alimentare. Tale settore è strategico per la maggior parte dei Paesi per due motivi:

  • costituisce una percentuale rilevante del valore aggiunto della produzione totale.
  • Contribuisce significativamente al PIL.

Nel 2019, il valore aggiunto dell’agricoltura ha superato 31,9 miliardi di euro in Italia e 188,1 miliardi di euro nei Paesi dell’Unione Europea (Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT, 2020).

L’impatto sul food

blockchain
agricolturerequirements

L’impatto della blockchain sul food e sull’agroalimentare è enorme per 3 ragioni principali:

  • Sistema di crittografia,
  • immutabilità dei dati lungo tutta la catena,
  • sistema decentralizzato

Queste ragioni generano più fiducia verso il consumatore, perché percepisce maggior valore dai prodotti. I dati dichiarati dall’azienda, sullo svolgimento dell’intero processo produttivo, sono pubblici e immutabili e, quindi, visibili anche ai competitor e a qualsiasi altro stakeholder. In caso di dichiarazioni non conformi l’azienda si espone ad un rischio elevato di perdita di reputazione. Il valore percepito dal consumatore genera per l’azienda un ritorno in termini di maggiore fidelizzazione della clientela e di brand awareness.

Blockchain nel food: considerazioni finali

Senza dubbio questi aspetti incidono sulla capacità dell’azienda ad acquisire nuove quote di mercato, accrescere la produttività e migliorare i risultati di gestione. Nel settore agrifood il valore è dato dall’opportunità di poter combattere il fenomeno del dumping commerciale a livello internazionale. Le transazioni che avvengono all’interno della catena, rappresentative delle fasi di produzione, sono ricondotte, mediante il sistema di firma digitale, esclusivamente, alla proprietà aziendale, certificandone, pertanto, l’originalità del prodotto e riconoscendone la garanzia di qualità del prodotto stesso. Tuttavia, ci sono alcuni motivi per essere prudenti. La blockchain non è invulnerabile. Quindi possono esserci attacchi informatici e non garantisce l’eliminazione dei bug, che possono emergere in queste catene di fornitura. Però, come osserva Glyptis, la blockchain non ci renderà migliori ma renderà alcuni processi più rapidi, economici, sicuri e trasparenti.

Giuseppe Foti