Il Covid-19 con il lockdown impongono, agli italiani e non solo, dei cambiamenti radicali sui consumi. Emergono nuovi trend di mercato in crescita, nei modi di fare la spesa e nei prodotti acquistati. In questo articolo vedremo il ruolo centrale dell’e-commerce, ovvero dell’economia digitale, la spesa online e i nuovi trend di prodotti e servizi in crescita.
Covid-19 e consumi: più cultura digitale
Durante il corona virus, per quanto riguarda i consumi, gli italiani abbracciano sempre di più la cultura digitale. Questo emerge dall’indagine quantitativa di impresa Cultura Italia-Confcommercio in collaborazione con Swg. Questa indagine delinea una panoramica completa circa gli effetti del Covid-19 e del lockdown per i consumi culturali degli italiani. In particolare, lo studio rileva una forte crescita dei consumi televisivi (+47%), della lettura di libri (+14%). L’ascolto di musica registra un più 7%. Invece, è in calo la lettura di riviste e fumetti. Inoltre, cresce l’uso di piattaforme in streaming a pagamento come Netflix e Amazon Prime, per gli ordini online e Prime video per lo streaming. Oltre alla lettura tradizionale assistiamo anche a un maggior consumo di e-book.
Covid-19 e lockdown: le nuove abitudini della spesa
L’osservatorio Nomisma fotografa un cambiamento nel modo di fare la spesa e nei consumi dei prodotti alimentari. Ora c’è più online e più domicilio. Infatti, la spesa online cresce del più 10% e il 64% degli italiani preferisce ordinare pasti già pronti. Un ruolo importante in questo lo svolge l’azienda del food delivery come just Eat, Deliveroo, Gloovo e Uber Eats. Inoltre, dallo studio di Nomisma emerge che gli italiani sono sempre più attenti alla loro salute. Questo confluisce nell’acquisto di cibi che garantiscono uno stile di vita più salutare. Il trend, durante questo lockdown raggiunge un più 49%. Poi a condizionare la scelta del consumatore è l’ecosostenibilità del prodotto e il packaging sostenibile che riveste sempre più importanza.
I trend di consumo del covid-19
Una rivincita particolare la riveste il piccolo negozio di vicinato. Un trend destinato a restare anche dopo l’emergenza, grazie al consolidamento della relazione tra cliente e commerciante. I consumi alimentari e di entertainment registrano quindi un trend positivo, lo stesso non si può dire dei beni non necessari quali abbigliamento e calzature. L’e-commerce registra un più 26% nei consumi. Questo è il segnale che il retail fisico deve garantire, in futuro, più servizi online. Le grandi catene retail come Waltmart che offrono più canali di vendita registrano ottime vendite, anche se Amazon ha il primato nel settore dell’online retail.
Giuseppe Foti