Vi siete mai chiesti come investire in auto d’epoca? Quali sono le migliori opportunità su cui fare ottimi investimenti in auto d’epoca? Soprattutto, quanto conviene e quali sono le migliori auto d’epoca sul mercato. Oggi in questo articolo cercheremo di dare una risposta esaustiva a ognuna di queste domande, offrendo più chiarezza e risolvendo qualsiasi dubbio sull’investimento in auto.
Prima di tutto, investire in auto non è semplice, bisogna avere una buona quota di risparmi messi da parte e bisogna fare un’attenta analisi per valutare le auto. Se non si è esperti è bene farsi dare dei consigli da un esperto. Sicuramente, l’esperto fungerà da guida e sarà in grado di rispondere maggiormente alle tue esigenze e in modo funzionale al proprio budget.
Come investire in auto classiche: tre metodi.
Prima d’investire in auto classiche è opportuno informarsi e vedere online le macchine preferite. Su questo ci sono molti siti online su cui fare questo tipo di attività. Per esempio, siti come www.Classic-trader.com o www.Ruotedasogno.com offrono ricchi cataloghi da visionare con attenzione. Questi sono i migliori siti per vedere e comprare auto d’epoca dall’azienda, o da un privato.
Un metodo conveniente e interessante per comprare un’auto è quello delle aste di auto d’epoca apposite e quello delle aste giudiziarie. Milano Auto Classica è una delle più importanti fiere di auto d’epoca che di solito si svolge gli ultimi giorni di Novembre e dove c’è anche un’asta di Sotheby’s dedicata proprio a questo tipo di macchine.
Un metodo tradizionale nel comprare macchine classiche consiste nel recarsi ai raduni e incontrare eventuali venditori. È importante tenere in considerazione che se si vuole fare un buon investimento, l’auto che si andrà a comprare dovrà negli anni a venire acquisire un notevole valore, altrimenti l’investimento non sarà redditizio.
Comprare auto d’epoca: fissare l’appuntamento.
Sei riuscito a individuare la tua macchina classica preferita. Ora non resta che fissare l’appuntamento con il proprietario. Ci sono delle considerazioni da fare. Prima dell’appuntamento preparati molto bene sull’auto, raccogliendo tutte le informazioni possibili. Questo ti sarà molto utile per capire eventuali difetti e problemi della macchina in questione. Informati anche sulle procedure burocratiche necessarie per possedere l’auto. Il passaggio di proprietà e i costi da sostenere.
Durante l’incontro con il proprietario avrai l’opportunità di visionare attentamente l’auto e dal vivo, così potrai vedere se ci sono dei problemi o delle imperfezioni, questo influirà sul prezzo della trattativa. Ad esempio, una vernice rigonfiata è indice che l’auto è stata riverniciata due volte e questo ha un effetto sul prezzo di vendita e sul valore stesso dell’auto.
In particolare, l’auto non dovrebbe presentare variazioni e modifiche rispetto all’originale. Se il proprietario ha riparato o sostituito parti della carrozzeria e accessori, deve informare in anticipo il potenziale acquirente. In ogni caso, trattandosi di un’auto d’epoca, bisogna aspettarsi imperfezioni e segni di usura, o persino malfunzionamenti. Prima di concludere la trattativa è utile verificare che tutti i meccanismi siano in buone condizioni.
Manutenzione delle auto d’epoca.
Come accade per le auto che siamo soliti utilizzare ogni giorno anche quelle d’epoca, pur utilizzandole con meno frequenza, necessitano di manutenzione. Mantenere intatta una macchina considerata d’epoca è un aspetto fondamentale, specie se non si vuole andare incontro a ingenti perdite di denaro. Ogni intervento che verrà eseguito su questa tipologia di auto chiaramente presenterà costi più elevati rispetto a quelli delle automobili di oggi, anche per via dei pezzi di ricambio che dovranno essere sempre originali.
Investire in Auto d’epoca: le migliori sul mercato.
Qui vedremo un elenco delle migliori auto su cui investire. La classifica è tratta da Hagerty, che indica i 10 modelli il cui valore potrebbe aumentare. Offre spunti interessanti se vorresti investire in auto d’epoca.
Ferrari 458 Italia (2010-2015)
È l’ultimo modello con V8 aspirato prodotto a Maranello. Il gioiellino monta un V8 4.5 litri da 562 CV con trazione posteriore e può raggiungere i 200 km/h di velocità. Le linee di pininfarina sono uniche e inconfondibili.
Maserati 3200 (1998-2002)
Questa macchina è molto presente nelle aste inglesi, circa 12 unità vengono consegnate ogni anno. Invece, nel 206 erano cinque. Secondo Hegerty questo è un segnale di un aumento di valore del modello. Questa auto è disegnata da Giorgetto Giugiaro, coniuga eleganza e muscolosità allo stesso tempo.
Mini Cooper R50 (2001-2006)
Modello unico, originale e molto caratteristico e subito riconoscibile e divertente da guidare. Secondo Hagerty sarà sempre più “collezionabile” e a confermarlo sono i dati: gli esemplari all’asta aumentano, con oltre 40 ogni anno dal 2019, ed è la stessa Hagerty a registrare un tasso di vendita del 92%.
MG TB (1939-1940)
È la più rara di tutte le MG serie T, costruita in soli 379 esemplari. È l’auto più “vecchia” nella lista stilata da Hagerty, scelta perché offre, potenzialmente, l’ingresso in una serie di eventi motoristici storici. Vecchia ma anche molto popolare. Infatti, l’84% delle auto della serie T che Hagerty ha monitorato all’asta negli ultimi due anni sono state vendute.
Porsche Boxster (1996-2004)
Rappresenta la via più conveniente per possedere una vettura del Marchio e sta diventando sempre più familiare alle aste del regno Unito. Nel 2017 ne sono state vendute meno di 50, ma nel 2021 Hagerty riferisce che il numero è triplicato, fino a quasi 150 vendite.
Renault Clio Williams (1993-1995)
Un’auto da corsa omologata per la strada. La Renault Clio Williams è stata interamente sviluppata da Renault Sport e il sotto telaio anteriore rinforzato è arrivato dalle auto da corsa della Renault Clio Cup. Hagerty ha notato esemplari con oltre 160mila km pubblicizzati a prezzi che superano il proprio valore ‘Excellent’ Price Guide: un segno che il mercato, per questa topologia di auto, si sta muovendo verso l’alto.
Renault 4L (1961-1964)
La 4L sostituisce la 4CV del dopoguerra, con motore posteriore, e con molto di più: spazio, affidabilità, sicurezza e prestazioni, ma con uno stile utilitario. Prodotta in grandi quantità, ma non tutte sono state vendute in Gran Bretagna. Questo significa che è piuttosto raro trovarne in vendita nel Regno Unito. Negli ultimi due anni, i valori sono saliti grazie a quei pochi esemplari che qui sono stati battuti all’asta, producendo un +39%
Rolls Royce Camargue (1977-1986)
La Camargue negli anni ’70 è stata l’auto con la produzione più costosa del mondo. Secondo Hagerty, seppur in maniera lenta, è certo che questa vettura attirerà di nuovo l’attenzione: nel 2021, in Europa, ne sono state vendute due a oltre 100mila euro.
Triumph TR6 (1969-1976)
È semplice, con un motore relativamente grande in posizione anteriore, due posti al centro, e un tetto che si può anche lasciare giù. E negli Stati Uniti ha goduto di una grande popolarità (ben 94mila unità vendute). A ciò va aggiunto che Hagerty ha stimato che negli ultimi 24 mesi i suoi valori siano aumentati di quasi il 13%.
Volkswagen T3/T25 Camper (1979-2002)
Nella lista dei migliori investimenti di auto d’epoca troviamo un camper della Volkswagen prodotto dal 1979 fino al 2002. Secondo Hagerty le richieste di questo modello crescono di anno in anno quindi anche questa auto d’epoca potrebbe riservare un’ottima opportunità d’investimento nel lungo periodo.
Qual è l’investimento migliore in auto d’epoca?
Secondo i maggiori esperti del mondo delle auto d’epoca, i modelli che a oggi vengono considerati più redditizi sono quelli che sono stati prodotti tra gli anni ’80 e ’90 del 900. Nel gergo del settore i pezzi che sono considerati fruttiferi vengono definiti youngtimer. La Bmw Z3 può essere considerata come ottima opportunità d’investimento, qui spiego perché.
Pur non essendo ancora considerate auto d’epoca, esistono alcuni esemplari che nel lungo periodo vedranno incrementare il proprio valore, come ad esempio la Fiat Coupé, la Golf GT II oppure la BMW Z3. Se si è alla ricerca di un oggetto che renda nel minor tempo possibile allora l’investimento non dovrà essere basato su questa tipologia di automobili bensì su altre auto e su quelle menzionate nella lista qui sopra, il cui valore tenderà ad aumentare nel tempo.
Investire un’auto d’epoca: alcune precisazioni.
Come abbiamo visto in precedenza, un’automobile per essere riconosciuta dallo Stato come auto d’epoca deve essere iscritta in un apposito registro. Questo registro, denominato ASI (Automotoclub Storico Italiano), contiene al suo interno tutti i modelli, sia auto che moto, considerate d’epoca.
L’iscrizione a questo registro prevede dei costi che variano in base al modello del mezzo che si intende iscrivere. Inoltre questi pezzi d’epoca devono possedere il CRS (Certificato di Rilevanza Storica); si tratta di un documento molto importante ma che non deve essere necessariamente posseduto da un proprietario di un’auto d’epoca; tuttavia chi è in possesso di un documento simile potrà godere di numerosi vantaggi come ad esempio l’abbattimento del costo dell’assicurazione e non solo.
Investire in auto d’epoca. Considerazioni finali
Il mercato delle auto d’epoca è cresciuto del 11% negli ultimi 5 anni, quindi circa oltre il 20% annuo e continuerà a crescere. Investire in auto può rappresentare un hobby se sei appassionato di auto e dedicarti al collezionismo ma potrebbe diventare anche un’attività più remunerativa se concepita in ottica d’investimento e trading, compri per poi rivendere a un valore più alto. Quando deciderai di optare per questa tipologia di attività presta attenzione al tuo budget e allo stato di salute dell’auto. Anzi acquista basandoti solamente su questi due principi. Per avere un margine più alto devi ridurre le spese di restauro del veicolo. Buona fortuna, anzi buon investimento.