Siamo nel 2022, e come si suole dire, anno nuovo vita nuova come indice di miglioramento e di progresso. In realtà, sembra che il Mondo stia prendendo la stessa piega dei Granchi. Cosa significa? Il mondo sta regredendo invece di progredire e questo vale soprattutto per alcune realtà culturali e religiose. A cosa mi riferisco? Il femminicidio è oramai diventata una prassi comune non solo per gli uomini che non accettano di essere lasciati dalla propria donna, ma sta diventando anche una consuetudine per i dettami religiosi imposti dall’Islam o meglio imposti da distorsioni esegetiche. Distorsioni fatte proprie da uomini, convinti del loro credo e che nel nome della loro Religione possono essere artefici di azioni riprovevoli. Benvenuti su giipsy blog, l’informazione creativa in un click.
Islam: i volti del coraggio
Sana Cheema, Hina Saleem, Mayra Zulfiqar sono alcuni fra i tanti nomi di donne uccise ogni giorno, barbaramente, dal loro padre e dal fratello o dall’uomo che ha avanzato una proposta di matrimonio. Esse sono accomunate dalla loro innocente voglia d’indipendenza e Libertà. Libertà purtroppo negata per sempre a causa delle loro scelte di vita. Libertà negata perché sono loro che hanno scelto chi amare incuranti delle loro drammatiche imposizioni familiari. Non sono semplici donne comuni, bensì Donne di grande coraggio e che a causa del loro enorme coraggio, nel segno del sentimento nobile quale l’Amore, rinunciano al bene più prezioso chiamato Vita.
Mayra Zulfiqar è stata uccisa nella città pachistana di Lahore il 3 maggio 2021, dopo aver ricevuto minacce per aver rifiutato le proposte di matrimonio avanzate da due pretendenti. A nulla son servite le denunce contro il suo persecutore. La giovane ragazza studiava giurisprudenza a Londra e si era trasferita in Pakistan per evitare di pagare 2000€ d’imposta per la quarantena obbligatoria. Una storia che si ripete con le stesse dinamiche e purtroppo con lo stesso drammatico epilogo, che vede infrangere per sempre i sogni di queste ragazze. Vedi qui per la storia di Sana Cheema.
Islam: pace? Cosa dice il Corano?
Ma cosa ci dice il Corano in merito a ciò? Prima di tutto, la sharia è la “strada rivelata”, la legge sacra imposta da Dio non dagli uomini. La sharia è interpretata e sviluppata dal diritto islamico a partire dalle sue fonti canoniche, che sono il Corano e la sunna. Ma cosa dice Dio secondo le sacre scritture del Corano?
[Dio] “Egli è colui che vi ha creati da un solo individuo, e che da esso ha tratto la sua sposa affinché riposasse presso di lei, ella fu gravida di un peso leggero, con il quale camminava [senza pena]. Quando poi si appesantì, entrambi invocarono il loro signore Allah: “ Se ci darai un [figlio] probo, Ti saremo certamente riconoscenti.”
Il Corano non è un credo che va contro le persone. Anche se proveniamo da paesi e culture diverse siamo tutti esseri umani, discendenti da Adamo ed Eva. Chi uccide un innocente uccide un’intera umanità. La vita non è nell’altro mondo, essendo in questo bisogna solamente trarre insegnamenti per migliorare e progredire, ovvero evolversi al passo con i tempi. Il perdurare di omicidi e pratiche illegali contro le donne ci ricordano che questa non è fede in Dio e nella Religione islamica. Non è progresso. La Religione unisce nel segno della fede e del credo. Un aspetto che non collima con la violenza.
Il vero significato della religione islamica
La parola Islam viene dalla radice s-l-m che in arabo forma “salam” e in ebraico “shalom”, cioè Pace. Islam significa pace. Il significato rimanda alla pace del cuore e della mente che si ottiene quando ci riconosciamo nella verità ultima del mondo che è Dio. Dio non ammette di uccidere il frutto del suo creato e soprattutto il frutto della vita e ciò che può dare vita.
Purtroppo, ancora oggi, l’Islam è figlio di una società culturale patriarcale che non riconosce uguali diritti tra uomini e donne. Questa religione esercita prevaricazione sulla donna calpestandola ogni giorno. In ultimo, nel Corano si legge: “Non vi è costrizione nella religione.” Questo per Jawdat Said significa che nell’Islam: “la religione non si ordina con la forza dei muscoli o delle armi, o con la distruzione, bensì con la forza delle idee e con la rettitudine”, aiutando gli altri a liberarsi dall’ingiustizia e dalla costrizione, proteggendo il dissidente e contribuendo a creare un clima di libertà di pensiero senza coercizione.