Pier Silvio sogna l’internazionalizzazione di Mediaset. Oggi le reti Mediaset sono il secondo gruppo più grande d’Europa. Presenti in Germania, Spagna e ora forse anche in Francia con la collaborazione di Vivendi. Benvenuti su giipsy blog e in questo nuovo contenuto, l’informazione creativa in un click.
Ma come può Mediaset diventare rete televisiva più grande del mondo penetrando il mercato della TV dal Giappone al Sud America?
Per rispondere a questa domanda ipotetica, ma sempre dalle ipotesi si parte per generare studi e ricerche, bisogna porsi un’altra domanda? A livello di autoprodotto quali sono i format di successo delle reti Mediaset e quali sono i format di successo dei paesi esteri sopracitati? Sono così simili o sono così diversi?
Mediaset TV: Alcuni programmi di successo
I reality esistono in quasi tutto il mondo con obiettivi diversi e strutturati in modo diversi. Ma alcuni programmi sono davvero unici per Mediaset TV e forse ricopiati per l’enorme successo tipo Striscia la Notizia. Se non vado errato esiste anche in Giappone. Forse mi sbaglio e se è così potrà esserci in futuro. La scritta “fine” che si vede alla fine dello stacchetto finale è in giapponese. Un sorriso in più un suicidio in meno in Giappone. “Chi vuol essere Milionario” è presente in altri parti del Mondo. Tuttavia, ci sono alcuni programmi prodotti da Taoudue, Endemol che sono il riflesso della realtà contestuale dell’Italia.
Un esempio per Mediaset TV? Anzi 3 esempi: le mini serie della Taoudue sulla mafia e per sensibilizzare su alcune culture o sulla storia del Made in Italy: vedi ad esempio la storia di come è nata la moda a Milano. Caduta Libera e poi Ciao Darwin. Invece, quello che in Italia è Zelig all’estero e anzi riproposto da Sky è la Stand Up comedy.
In realtà, io penso agli spettacoli comici della Grande Mela accompagnati da musica classica in luoghi ancora meno convenzionali dei classici teatri quali ad esempio: locali e bar.
Mediaset: Autoprodotti made in World
In genere, questi autoprodotti sono tutti Made in Italy e modelli non esportabili. Ma si può andare contro questa constatazione? Anzi si possono creare autoprodotti esportabili?
La parola export è solo una metafora. È chiaro che questi servizi sono come il taglio di capelli. Nel senso letterale non si possono esportare. Al di là di questa spiegazione, bisogna chiedersi: esistono delle realtà contestuali di ogni parte del mondo che possono essere raccontate sotto forma di mini serie, spettacoli comici, programmi televisivi?
Conoscete Ciao Darwin? È un programma che riscuote sempre un discreto successo ogni volta che viene riproposto in modo ciclico. Esiste in Italia. E se esistesse in America? Ma come? Vi immaginate la sfida tra americani spagnoli e americani italiani? Oppure al livello internazionale la sfida tra Russi e USA. Il bipolarismo della storia si riflette sulla comicità con un Paolo Bonolis Americano. Piccolo particolare inedito: Mediaset oggi è leader in Spagna. L’America è stata fatta da spagnoli, italiani e Irlandesi anche per merito delle grosse campagne d’immigrazione. Il fattore culturale può essere un ottimo sprint a veicolare l’internazionalizzazione del gruppo Fininvest. Siete d’accordo?
Giuseppe Foti