Il 21 giugno è la giornata mondiale della diversità, del dialogo e dello sviluppo e ci ricorda quanto sia
importante convivere in pace tra le diverse culture. Ricordare la diversità è un arduo compito che non
confluisce solo in una giornata mondiale. È fondamentale ricordare ogni giorno quanto sia essenziale la
diversità come strumento per proteggere noi stessi e la nostra unicità. Partendo dal rispetto per se stessi e per gli altri ma anche per l’ambiente e l’ecosostenibilità. NAP vuole ricordarci che siamo coinquilini della stessa casa chiamata Terra.
E In questo contesto nasce il progetto NAP.
Un progetto digitale per affermare l’importanza del digital come strumento per il rispetto dell’ambiente e, allo stesso tempo, un mezzo per ricordarci che il digitale non serve solo per estraniarci dal mondo e per sfuggire dai problemi di ogni giorno. Nasce dalla volontà di raccontare storie reali e problemi comuni iniziando dalla community più colpita dalla pandemia: i ristoratori, in una delle zone turistiche più importanti d’Italia: la Sardegna.
Giipsy ha a cuore il tema della diversità, dell’eco sostenibilità e dell’intelligenza artificiale come strumento
orientato al progresso e sviluppo delle civiltà future. Ed è per questo che oggi vi presenteremo l’intervista al fautore di questa iniziativa molto originale per spiegarvi di più in cosa consiste.
NAP: l’intervista a Roberto
1. Come nasce l’idea NAP?
Più che un’idea forse è un’emozione. Un’urgenza.
NAP è la voglia di raccontare quello che mi circonda e la mia visione del mondo, un approccio alla vita che proviene dal modo in cui mia nonna mi raccontava storie fin da piccolo. Per farmi scoprire il mondo, per farmi viaggiare. Sono partito per una vacanza in Sardegna e l’ultimo giorno, ormai innamorato dell’isola ho deciso di non rientrare, provando a mettere in opera i miei anni di esperienze, studio e formazione lavorando in smart working viaggiando. Ciao Nonna!
2. Cos’è NAP?
NAP è l’acronimo di “Normal As Possible” una semplice dichiarazione che rappresenta l’insieme del mio modo di pensare e vivere nel mondo. Una vita che comincia in modo turbolento, un po’ come tutti. NAP è però una mascotte con il corpo di scimmia, altezza 30 cm circa, occhi grandi sgranati e uno sguardo enigmatico un po’ alla Monnalisa.
3. Mission e Vision?
Creare un’esperienza virtuale dove raccontare un viaggio nel contemporaneo, il mondo del Digitale. Per aiutare le attività commerciali con la comunicazione, dato il grosso problema che tutti oggi siamo chiamati a vivere e sperimentare con chiusure e ripartenze.
Terminate le lezioni della specialistica in Digital Strategy, con una discussione d’esame programmata per il 24-06-2021 tramite FAD, lunedì 14 giugno 2021 da Milano Malpensa sono partito alla volta delle isole Italiane, con lo scopo di raccontare la nostra epoca attraverso questo nuovo modello di lavoro chiamato agile. Il misterioso quanto affascinante nuovo strumento che la nostra evoluzione sociale ha raggiunto. Raccontandone luci e ombre quanto le infinite possibilità che questo nuovo modo di lavorare offre a supporto del nostro business. Alla portata di tutti.
Smart working come strumento alternativo al modo classico di svolgere il proprio lavoro o il proprio business. Vi basta un Laptop funzionante e un piano tariffario da 9,99€ con 100GB, minuti e SMS [usati solo più dalle finanziare e il recupero crediti] illimitati.
Un viaggio dove raccontare la mia esperienza personale on the road. Provando a capirne lo scheletro, la struttura e le possibilità di questo modo di lavorare a distanza. In questo momento sono in una stanza di Hotel, niente 5*** lusso e sigari cubani, questo dovete saperlo, perché con i soldi non vi comprerete mai la vera esperienza.
Cosa rappresenta la scimmietta?
4. Perché proprio la scimmietta?
La scimmia NAP perché trovo che la nostra società su molti aspetti evoluta, ormai atterrata su Marte, in realtà sia ferma nel passato e oggi stia sempre più retro-evolvendo. Basti pensare all’Art. 21 della carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e, come questi ancora oggi non vengano rispettati. Fortunati solo in funzione del luogo di nascita o colore dei capelli.
1 intervistato su 3 di origine africana (30%) ha subito molestie razziste nei 5 anni precedenti l’indagine. 1 su 5 (21%) ha subito tali molestie nei 12 mesi precedenti l’indagine (20% delle donne e 23% degli uomini). Questi sono i dati dell’European Union Agency for fundamental rights.
5. Cosa vuoi raccontare?
Mi piacerebbe parlare delle tematiche culturali legate ai problemi della vita quotidiana, di come sia estremamente importante la gentilezza verso gli altri e di come le nostre sensibilità e diversità, in qualunque forma esse si presentino, sono valori aggiunti preziosissimi. E non possono essere sprecati solo perché qualcuno ci dice che così non andiamo bene o siamo sbagliati perché diversi.
L’intervista continua e nel prossimo episodio racconteremo perché il digitale è importante sul tema della diversità. Insieme parleremo di eco sostenibilità e intelligenza artificiale come strumenti fondamentali per il progresso e la civiltà del futuro. Allacciate le cinture.
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IDEAS NEVER SLEEP
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Giuseppe Foti