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Home » Finanza » Spread: La grande bugia dopo la Grande Scommessa.

Nel precedente articolo abbiamo visto in ottica realista perché siamo governati dalla Finanza e abbiamo accennato a una funzione importante dello spread. Oggi vedremo cosa è lo spread a cosa serve realmente e quindi spiegheremo la differenza tra ciò di cui ci raccontano i media e la realtà dietro questo indicatore importante per la Finanza Occidentale basandoci sull’intervista dell’avvocato Nando Ioppolo. Intanto benvenuti su Giipsy.

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Dalla Grande scommessa alla Grande bugia

Cos’è lo spread?

Lo spread è un indicatore finanziario che rappresenta la differenza tra il rendimento dei titoli di stato di un paese e quelli di un paese considerato “sicuro” come la Germania o gli Stati Uniti. Nel caso Italia la differenza tra Bund e BTP, ovvero tra i rendimenti dei titoli tedeschi e quelli italiani, la cui variazione è influenzata dalle dinamiche della domanda e dell’offerta. In altre parole, lo spread è il premio per il rischio che gli investitori richiedono per investire in un paese invece che in un altro. Il premio per il rischio fa lievitare il debito pubblico.

La finanza si serve dello spread come strumento di analisi per valutare la situazione economica di un paese e il suo grado di affidabilità per gli investimenti. Un aumento dello spread può essere indicativo di una situazione economica instabile o di una scarsa fiducia degli investitori nel paese in questione. Al contrario, un calo dello spread può essere un segnale di un’economia in ripresa e di una maggiore fiducia degli investitori.

La stampa e i media ci raccontano che quando lo spread è alto bisogna fare sacrifici, bisogna aumentare le tasse e alzare l’età pensionabile perché c’è crisi, non ci sono consumi e c’è alta disoccupazione anche perché senza domanda, cala il fatturato aziendale e non si assume. Ora andiamo al ragionamento di Nando Ioppolo, il quale fa un esempio pratico di questo scempio ipotizzando un costo iniziale di un Btp pari a 100.

Spread: Cosa pensa l’AVV. Nando Ioppolo?

La BCE presta a 0.75 a tutte le banche tutti gli eruo che gli chiedono per qualsiasi motivo. Unicredit con questo denaro al costo di 0.75 ci compra dei Btp. Quanto dovrebbero costare i Btp? Teoricamente dovrebbero essere allo 0.76 se la BCE li presta a 0.75. Perché invece sono al 5%? Perché le banche ci speculano sullo spread sulle spalle della povera gente e la povera gente si dissangua per arricchire avidi privati.

Se diamo un interesse del 2% a un Btp, un Btp con un valore nominale pari a 100 viene venduto a 98. Il problema è come arrivare a 5. Se l’Italia fallisce c’è un rischio. Se le agenzie di rating dicono che l’Italia è a rischio fallimento le banche vorrebbero assicurarsi contro il potenziale fallimento dell’Italia, quindi sarebbe la norma comprare un certificato assicurativo contro i Btp, ovvero i CDS (Credit Default Swap). Quindi un acquirente di Btp vorrebbe uno sconto che gli consenta di acquistare il CDS, uno per uno, sia l’acquirente sia lo Stato.

Se lo spread è a 300 punti ovvero al 3% significa che il CDS, il certificato assicurativo, costa il 3% su un Btp. Quindi una Banca che compra un Btp e si vuole assicurare contro il fallimento dell’Italia compra sui mercati finanziari un CDS che costa il 3%. Dunque, il prezzo finale del Btp dovrà essere pari a 95, al 2% di interessi si somma il 3% dei costi assicurativi. Peccato però che nessuna Banca compra CDS. Nessuna Banca crede che possa fallire l’Italia. Quindi la narrativa dello spread a partire dalla Fornero è una grandissima Balla. Chi dovrebbe vigilare è d’accordo con questo comportamento perché è complice.

La verità dietro lo spread

Dunque lo spread viene utilizzato per 3 ragioni fondamentali, una l’abbiamo vista in questo articolo qui, poi per speculare perché in un paese c’è tanta ricchezza da portare via come l’Italia. Matterella ha trasmesso una grande paura sulla base dello spread perché poverino non conosce bene l’economia. Non è vero e che gran coraggio nel tradire la nostra Sovranità in nome del Capitale. Secondo le agenzie di rating i Bund tedeschi sono a rischio “0”. Il debito pubblico tedesco unito a quello dei Lander ha un rapporto di circa il 250% rispetto al PIL, quindi è molto peggiore di quello italiano. Se poi a ciò si aggiunge il debito privato tedesco è ancora peggio.

Il ragionamento di Ioppolo in dettaglio

Ritoranando all’esempio di prima, i Btp dovrebbero costare 95, tuttavia c’è da aggiungere che ci sono molte persone che comprano solo CDS e non Btp, perché? Ci sono speculatori internazionali che comprano CDS per speculare sui CDS. Quindi i CDS sono un derivato speculativo e non un derivato di copertura. Questo si compra indipendentemente dai Btp e dallo spread e in più nessun acquirente di Btp si compra CDS. Il Btp costa 98 secondo l’esempio di prima, però l’acquirente vuole pagarlo 95 e allora deve comprare il CDS ma l’acquirente non compra il certificato asssicurativo e chi vigila acconsente a ciò.

Una banca che vuole speculare sui Btp conviene anche speculare sui CDS per far salire lo spread. Perché? Qui arriviamo alla terza ragione per cui la finanza si serve dello spread. Se lo spread sale i guadagni aumentano. Chi soffre da questo gioco? Il popolo italiano. Facciamo una tempesta speculativa contro l’Italia, facciamo aumentare lo spread, facciamo stringere la cinghia agli italiani, tutte le agenzie di rating sono d’accordo e tutto questo per speculare sui CDS. Il risultato di questo? Un disastro economico, disoccupazione a mille, futuro distrutto e povertà a 1000. Si specula sui CDS per guadagnare di più, questo meccaniscmo truffaldino è durato dal 2010 fino al 2021, ma continuerà ancora.

La grande truffa: conclusioni

C’è un PIL fatto di 1800 miliardi a ciò si tolgono 130 miliardi di oneri finanziari e gli interessi sui Btp 80 miliaridi. I servizi finanziari sono i soldi che diamo alle banche. Nel PIL vengono calcolati gli interessi bancari come servizi finanziari con il segno +, mentre sono soldi in meno che diamo alle banche. Quindi su 1800 miliardi diamo 210 miliardi di interessi alle banche. Le persone si fanno un grande mazzo per lavorare e danno 210 miliardi alle banche. Ha senso tutto questo?

In un mondo in cui si parla di tutto e di stupidaggini, nessuno parla di contenere lo spread e gli interessi finanziari. Per contenere lo spread e gli interessi finanziari basterbbe costringere la BCE a prestare i soldi allo 0.75 oppure obbligare le banche private o privati investitori ad acquistare i Btp allo 0.76 e si rispiarmerebbo 70 miliardi l’anno, seguendo l’esempio di prima. Si fa un sacco di recessione per non toccare questi interessi e ciò che è veramento a rischio è il futuro dei nostri figli.

rFr

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